di Luigi Asero
La politica può piacere o non piacere, così come può piacere o non piacere una determinata formazione politica rispetto a un’altra. Non vogliamo qui prendere una posizione pro o contro qualcuno, ma i fatti vanno raccontati e i fatti dicono che…
Poche settimane fa, l’11 settembre si chiudeva a Catania la Festa Nazionale dell’Unità con il premier Matteo Renzi in prima fila innanzi una schiera di soli fedelissimi. Una schiera che non ha previsto neanche la partecipazione di alcuni deputati nazionali e regionali dello stesso partito di governo del segretario/premier/factotum. Fuori scontri tra le forze dell’ordine cui è stato dato ordine di caricare i manifestanti e i pochi cittadini che per giorni hanno vissuto in una città, Catania, interamente militarizzata, come fosse “area di guerra”.
Ieri a Palermo invece il Movimento 5 Stelle ha chiuso Italia 5 Stelle con una partecipazione straordinaria di pubblico, così Beppe Grillo in chiusura: “La rivoluzione comincia da qui, voi siete siciliani, è sempre stato così”.
Non è bastata la giornata di intemperie meteorologiche a fermare il popolo grillino, e nemmeno i tantissimi simpatizzanti siciliani che non hanno voluto mancare l’appuntamento. Un tripudio di persone festanti nella più assoluta tranquillità. Il Foro Italico di Palermo ha vissuto probabilmente una delle giornate più belle per Palermo e per la Sicilia. Per l’occasione sono arrivate a Palermo migliaia di persone, con ogni mezzo, riempendo nella massima calma anche i treni isolani per arrivare puntuali all’avvenimento.
Presenti i deputati 5 Stelle e la neo sindaca di Roma, Virginia Raggi. Senza scontri, senza vincoli. Tutto in nome di ciò che dovrebbe essere la politica: passione.
E chiudiamo con una frase del già nominato segretario/premier/factotum Renzi proprio su Virginia Raggi: “Raggi? Ha sbagliato mestiere”.
Rispondiamo al premier: sì, forse qualcosa va sistemato nella giunta Raggi. Giunta troppo giovane per risolvere i problemi di una Capitale che proprio chi ha fatto della politica un mestiere ha rovinato, ma almeno appunto la giovane Virginia Raggi ha della politica l’ideale di una passione.
È piuttosto la gente che “fa” questo mestiere a dover cambiarlo. Iniziando proprio da “certi factotum”…